Il data center, la sua definizione, a cosa serve, quali devono essere le sue caratteristiche, considerazioni necessarie.

Cosa è un data center e a cosa serve

Definizione

Il data center, è uno o più edifici progettati e costruiti a norma, in base alle leggi vigenti locali, appositamente con lo scopo di ospitare, custodire e gestire macchine e apparecchiature informatiche nonchè ospitare il personale umano a vigilanza h24x365 e garanzia della continuità dei servizi che essi erogano.

A cosa serve

Il data center contiene e gestisce i server con le più svariate configurazioni e scopi, le apparecchiature e i sistemi che servono a far funzionare i siti web, la posta elettronica, gli storage, le reti LAN locali e la loro gestione, le reti WAN per la connettività da e verso il resto del mondo e la loro risoluzione attraverso gli indirizzi IP tramite i server DNS, i sistemi di sicurezza e prevenzione, i locali adibiti al personale di turno e l’alimentazione (energia) necessaria al suo funzionamento nonchè la ridondanza ci ciascuno di essi.

CARATTERISTICHE

La progettazione di un data center è estremamente complessa.

Costruire un ambiente centralizzato, idoneo e performante, dotato di strutture ben dimensionate e con livelli elevati di sicurezza, affidabilità ed efficienza nella erogazione dei servizi non è facile.

Per questo motivo è stato creato uno standard di riferimento.

Le best practice, ovvero le linee guida per la realizzazione di un data center seguono lo standard TIA-942.

Nella TIA-942 sono presenti indicazioni sulla definizione degli spazi e il design dei CED, sulla realizzazione dei cablaggi, sulle condizioni ambientali.

Le linee guida includono anche una classificazione dei data center secondo 4 livelli, detti TIER (nella traduzione TIER si intende il sistema per identificare la struttura di un data center), dove il primo è quello base, in cui la continuità operativa ha delta temporali di interruzione pari a quasi 30 ore l’anno. Sembra un numero ridotto, ma provate a pensare cosa significa una attività basata su un determinato servizio che il data center eroga avere un’indisponibilità anche solo di due o tre ore dei servizi ed è chiaro il motivo per cui bisogna puntare a livelli elevati, con i costi che ne derivano.

TIER I

Continuità operativa garantita al 99,671% (significa fermo del data center per 28,8 ore/anno)

Quali sono le caratteristiche di configurazione e il livello di ridondanza del TIER I?

  • Suscettibilità a interruzioni legate ad attività pianificate e non pianificate
  • Mancanza di ridondanze e con singolo sistema di alimentazione e di raffreddamento
  • Presenza o meno di UPS, generatori e pavimento flottante
  • Totale spegnimento durante le manutenzioni preventive

TIER II

Continuità operativa garantita al 99,741% (significa fermo del data center per 22 ore/anno)

Quali sono le caratteristiche di configurazione e il livello di ridondanza del TIER II?

  • Meno suscettibilità a interruzioni a causa di attività pianificate e non pianificate
  • Componenti ridondati e con singolo sistema di alimentazione e di raffreddamento
  • Presenza di UPS, generatori e pavimento flottante
  • Totale spegnimento durante le manutenzioni su alimentazione e altre parti dell’infrastruttura

TIER III

Continuità operativa garantita al 99,982% (significa fermo del data center per 1,6 ore/anno)

Quali sono le caratteristiche di configurazione e il livello di ridondanza del TIER III?

  • Possibilità di effettuare manutenzioni pianificate senza interruzione, ma suscettibilità a interruzioni a causa di attività non pianificate
  • Componenti ridondati e collegamenti multipli per alimentazione e raffreddamento
  • Presenza di UPS, generatori e pavimento flottante
  • Facoltativo lo spegnimento totale durante le manutenzioni (prevista deviazione su altri collegamenti per alimentazione e infrastruttura)

TIER IV

Continuità operativa garantita al 99,995% (significa fermo del data center per 0,4 ore/anno)

Quali sono le caratteristiche di configurazione e il livello di ridondanza del TIER IV?

  • Possibilità di effettuare manutenzioni pianificate e senza impatti negativi sulla gestione della funzionalità
  • Componenti ridondati e collegamenti multipli contemporaneamente attivi per alimentazione e raffreddamento
  • Disponibilità di UPS, generatori e pavimento flottante
  • Facoltativo lo spegnimento totale durante le manutenzioni (prevista deviazione su altri collegamenti per alimentazione e infrastruttura)

Considerazioni

Non tutti gli hosting provider hanno un data center di proprietà. Quindi la relazione Hosting Provider = Data Center non è corretta per definizione.

Tranne realtà di enormi dimensioni che già conosciamo a livello mondiale, il resto degli web hosting provider, di tutto rispetto e di alto contenuto tecnico/professionale, utilizzano Data Center terzi.

Questi Data Center, hanno solo una funzione, quella appunto di Data Center.

Non sono necessariamente web hosting provider, anzi, non lo sono quasi mai.

La loro funzione generica di Data Center acquisisce maggiore importanza in quanto servibile ad un ventaglio di ampio spettro e quindi a 360 gradi per qualsivoglia servizio che ne comprenda un Server e una rete a suo completamento e gestione, dove gli utenti si identificano, dalle Banche, alle società di gestione dati, enti governativi, hosting provider, Società informatiche, privati con il loro Game Server e così via.

Sta quindi al Cliente che ne ha necessità, stabilire l’importanza ed i relativi costi per i livelli del servizio che un determinato Data Center fornisce e garantisce.

Ci sarà quindi la società Telefonica oppure la società Web Hosting Provider che affitterà una intera sala server, ci sarà il piccolo Web Hosting Provider che affitterà qualche armadio rack con più server, ci sarà l’Azienda informatica che affitterà il singolo armadio rack oppure il singolo server. Ci sarà chi il server, o i server li affittano, ci sarà chi li acquista e vengono gestiti in Co-location, quindi gestiti dal data center ma di proprietà del Cliente (come è solito per gli Web Hosting Provider).

Stabilire il costo della messa in opera di un Data Center e la sua gestione è pressochè impossibile. Essendo questo definibile in base a molte varianti e componenti dipendenti dal tipo di servizio, suo livello e locazione geografica nonchè alle leggi e costi locali, è possibile definirne genericamente il costo, valutabile in milioni di euro ed in certe realtà, miliardi di euro.

E’ altresì davvero importante, considerare un costo del servizio, inferiore, non associabile per logica errata ad un servizio scadente MA considerare invece la possibilità che, le leggi del luogo, i costi della sua gestione, sempre in accordo agli standard minimi consentiti, possano permettere impegni economici inferiori.

E’ quindi possibile il paradosso di un servizio di hosting a prezzi non competitivi, quindi elevati nella loro media, che ha però costi di gestione inferiori rispetto ad un servizio di hosting con prezzi competitivi.

Restando in tema, relativamente al Web hosting provider, quali sono i punti chiave da tenere in considerazione, riferiti alle caratteristiche del suo data center e correlati ai servizi ( comunemente per i servizi di DNS, WEB, POSTA, FTP etc..) ?

  • La sicurezza (protezione da Cyber attacchi, accesso al datacenter, Impianti e dipositivi per la protezione fisica e non fisica dei server)
  • Il suo Up time (mantenimento del servizio durante le ore di suo utilizzo)
  • La quantità di banda/Rete ( la quantità disponibile di consumo e flusso dati sulla scheda di rete della macchina relativa alle proprie necessità/possibilità economiche )
  • Il suo Hardware e Software ( All’altezza del compito assegnato per l’Hardware e all’ultima release per il software dove necessario e possibile )
  • La sua assistenza tecnica risolutiva ( Che risolva il problema di propria competenza, nei tempi tecnici necessari ) Non me ne faccio nulla di una assistenza tecnica veloce ma che non mi risolve il problema di sua competenza.