Tutti sappiamo di cosa si tratta, tuttavia non è comune che tutti sappiano come funziona. Cosa è necessario perchè un dominio sia raggiungibile e quali sono i componenti che permettono il suo funzionamento? vediamolo insieme.
Cos’è un nome di dominio
Un nome di dominio è l’indirizzo che le persone digitano nel browser per raggiungere un sito. Proprio come un’impronta digitale, ogni nome di dominio è unico e rimanda a un sito specifico. Esso non può essere condiviso o duplicato con altre pagine web.
I domini sono stati creati come una rappresentazione più “umana” per accedere a un Protocollo Internet (indirizzo IP), che rappresenta il localizzatore online di un sito web. Un indirizzo IP è una stringa di numeri assegnata a ogni computer, composta da quattro numeri decimali che vanno da 0 a 255 separati da punti. Sebbene queste serie di numeri, apparentemente casuali, funzionino benissimo per i computer, per noi esseri umani è molto più facile usare delle parole che possiamo ricordare. Esattamente come quando salvi un numero sul tuo telefono, i nomi di dominio ti permettono di salvare, per esempio, 172.217.3.196 come google.com.
La registrazione del dominio
Un dominio per poter essere raggiungibile è essenziale che sia registrato e quindi esistente. Un dominio può essere registrato da un privato, da una Azienda, da una organizzazione, purchè rispetti gli standard richiesti per quella estensione di dominio (per esempio il dominio .EU può essere registrato esclusivamente da chi è facente parte della comunità europea)
Ogni estensione di dominio ha tempistiche pressochè identiche per la registrazione ma differenti quando si tratta del suo trasferimento. Ad ogni registrazione o trasferimento il REGISTRAR può chiedere la conferma di alcuni dati, solitamente l’indirizzo email utilizzato per la registrazione,che fa capo al titolare del dominio, o chi per lui, a cui si deve rispondere, pena il blocco del dominio.

Tutte le registrazioni dei nomi di dominio sono supervisionate dalla Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), che alloca e assegna gli indirizzi IP, gestisce i sistemi di accreditamento delle società di registrazione dei domini e tiene un database centralizzato di tutti i nomi di dominio e dei loro IP. Come vedremo a breve, l’ICANN ha anche l’autorità di approvare nuove estensioni di dominio (note anche come TLD), gestirle e chiuderle, se non rispettano le regole stabilite.
Ricorda che, mentre i nomi di dominio sono comunemente indicati come URL (Universal Resource Locator) o indirizzo web, in realtà sono solo una parte di esso (anche se fondamentale). La forma base di un nome di dominio consiste in due elementi: il nome (da te scelto e disponibile) e l’estensione (.net .com .it .eu etc…)
L’ICANN richiede a chiunque acquisti un dominio di fornire informazioni personali (tra cui nome e cognome, indirizzo email, domicilio e numero di telefono) che vengono poi rese pubbliche su un database noto come WHOIS. Se ti preoccupa la privacy o vuoi minimizzare le possibilità di SPAM e furto d’identità, puoi nascondere queste informazioni usando la protezione della privacy su WHOIS.
Alcuni servizi di registrazione di domini (RegistraR) includono la protezione della privacy su WHOIS come parte della loro offerta, proteggendo immediatamente i tuoi dati personali quando compri un nome di dominio, mentre altri la offrono a pagamento.
Per avere un sito web funzionante ti servirà sia di un nome di dominio che di un servizio di web hosting. Acquistare sia il nome di dominio che un piano di web hosting dallo stesso fornitore ti permetterà di gestire tutte le risorse del tuo sito all’interno di una singola piattaforma, minimizzando così il costo complessivo e i problemi legati alla gestione.
Come funzionano i domini ?
Come abbiamo detto, i nomi di dominio sono semplicemente versioni facili da leggere degli indirizzi IP, collegati a specifici siti web. Affinché i computer possano trovare le pagine web giuste, le stringhe di parole devono essere riconvertite in numeri. È qui che entra in gioco il sistema dei nomi di dominio.

Conosciuto anche semplicemente come DNS (domain name system), il sistema dei nomi di dominio traduce qualsiasi nome di dominio inserito in un browser, in un IP leggibile da un computer. Il sistema è supervisionato dall’ICANN, ed è comunemente paragonato ai vecchi elenchi telefonici, dove si cerca il nome di qualcuno per trovare il suo numero.
Quando inserisci il nome di un dominio in un browser web, viene inviata una richiesta ai server DNS che cercano i name server collegati a quel dominio specifico e gli inoltrano la richiesta. Questi name server sono gestiti dal provider di web hosting, e dopo aver trovato l’IP pertinente, inviano la richiesta al server web dove sono memorizzati i file del sito web in questione. Il server web usa l’indirizzo IP per trovare tutti i file a esso associati e, una volta trovati, invia tutti i dati richiesti al browser. Tutto questo avviene, di solito, in meno di 3 secondi.

Ci sono diversi tipi di dominio
Il DNS utilizza una struttura gerarchica ad albero inverso per gestire il suo sistema di database. In questa struttura, un punto ha la funzione di dominio principale e si trova in cima alla rete. Sotto di esso, lo spazio dei nomi di dominio è diviso in diversi livelli a seconda della loro posizione in riferimento al dominio principale.
Questo fa sì che ci siano diversi tipi di dominio, tutti con uno scopo diverso:
- Domini di primo livello (TLD o Top-level Domains)
- Domini di secondo livello (SLD o Second-level Domains)
- Domini di terzo livello
Domini di primo livello (TLD)
Un dominio di primo livello, generalmente indicato come TLD o estensione di dominio, è il segmento più a destra di un nome di dominio, situato dopo l’ultimo punto. Serve a riconoscere alcune funzioni di un indirizzo web, come la sua posizione e lo scopo.
Esistono moltissimi TLD disponibili per la registrazione, la maggior parte dei quali sono stati aggiunti nell’ultimo decennio e appartengono diversi tipi di domini di primo livello. Diamo un’occhiata alle categorie più popolari:
Domini di primo livello generici (gTLD)
Comunemente noti come gTLD, i domini generici di primo livello sono composti da tre o più caratteri e possono essere registrati da chiunque. I gTLD rappresentano la stragrande maggioranza delle opzioni di estensione di dominio, con più di mille aggiunte risalenti agli ultimi anni attraverso il programma New gTLDs di ICANN. Le opzioni disponibili vanno dai più tradizionali .org, .com e .net a popolari novità come .icu, .app e .wyz.
Domini di primo livello sponsorizzati (sTLD)
Come suggerito dal nome, i domini di primo livello sponsorizzati sono sostenuti e supervisionati da organizzazioni private. Vi è un numero limitato di sTLD disponibili, e tutte le registrazioni devono essere approvate da agenzie o imprese incaricate e rispettare una serie di regole predefinite dalla comunità.
Domini di primo livello nazionali (ccTLD)
Ci sono circa 312 domini di primo livello nazionali stabiliti per paesi o territori specifici, che li identificano con una stringa di due lettere.
Originariamente i domini di primo livello con codice paese erano destinati alle imprese e agli individui che operano in specifiche aree geografiche, c’è anche un numero significativo di proprietari di siti web che registrano dei ccTLD per scopi di branding o per trarre vantaggio da certi benefici. Questo è il caso di estensioni come .ai (Anguilla), particolarmente popolare tra le aziende dell’industria dell’intelligenza artificiale, e .gg (Guernsey), che è diventato molto popolare nella sfera del gaming.
Domini di secondo livello (SLD)
Un dominio di secondo livello, noto anche come SLD, è la parte del nome di dominio che viene prima del dominio di primo livello. I SLD generalmente si riferiscono alla sezione personalizzata di un nome di dominio, cioè le parole che rappresentano il tuo brand e il tuo sito web. Per esempio, in “www.hosting-ocusfocus.com” “hosting-ocusfocus” è il dominio di secondo livello.
In alcuni casi, i SLD possono essere considerati parte dell’estensione di dominio, poiché i registri li usano per indicare un utilizzo specifico di un TLD. Questo avviene principalmente sui siti che usano i ccTLD o domini di primo livello nazionali, poiché i domini di secondo livello sono usati per segnalare il tipo di sito all’interno di una regione. A seconda dei registri di dominio, questi SLD potrebbero corrispondere ai gTLD o usare una loro leggera variazione o adattamento. Per esempio, i siti commerciali in Spagna possono essere registrati con l’estensione di dominio .com.es, mentre nel Regno Unito appaiono come .co.uk. Allo stesso modo, in questi stessi paesi le istituzioni accademiche possono essere registrate sotto .edu.es e .ac.uk.
Domini di terzo livello
I domini di terzo livello appaiono immediatamente a sinistra di quelli di secondo. Nella maggior parte dei casi, quando i domini hanno solo tre livelli, sono comunemente noti come sottodomini. Un sottodominio è un “prefisso” aggiunto al nome di dominio per creare siti indipendenti. Questo aiuta a gestire aree estese che richiedono una propria gerarchia.
È importante ricordare che, sebbene i domini di terzo livello siano di solito uguali ai sottodomini, non è sempre così. Come abbiamo visto con i domini di secondo livello, alcuni TLD possono avere più nodi e risultare in nomi di dominio più lunghi, con un numero maggiore di livelli. Per esempio, potresti incontrare domini di quattro livelli come news.bbc.co.uk, o anche domini di cinque livelli come www.village.fairport.ny.us.
Sebbene non vi sia alcuna limitazione al numero di livelli che un dominio può avere, incontrare un singolo nome di dominio con più di quattro livelli è molto raro.